(Edition Records, 2021)
Astro nascente del jazz mondiale Fergus McCreadie è dotato di un gusto estetico assolutamente raro e prezioso, combinato ad un tocco pianistico unico ed una capacità creativa ed improvvisativa davvero notevole. L’artista scozzese è al suo secondo album in trio. Il primo, anch’esso bellissimo, ‘Turas’ è stato insignito con i premi: The Parliamentary Jazz Award 2019 e Best Album and Scottish Jazz Award 2019, seguiti al premio come Best Instrumentalist ricevuto da McCreadie nel 2018. Il suo stile appare già molto chiaro e definito in Turas, una commistione di Jazz e Fusion che incorporano e trascendono, in alcuni casi, la musica folkloristica scozzese. Un eclettico cross-over di stili che ne decreta il meritato successo. Con ‘Cairn’, nuovo disco in uscita in questi giorni, l’ascesa decisamente continua. Accompagnato da notevoli musicisti come David Bowen al contrabbasso e Stephen Henderson alla batteria, McCreadie realizza un CD davvero splendido e di grande impatto. Le nove composizioni tutte di Fergus spaziano tra atmosfere modali ed impressionistiche, alternando brani di pura energia ritmica, a soffuse ballate di grande suggestione. L’album è ispirato al paesaggio ancestrale della sua Scozia, un Cairn è infatti una costruzione di pietre impilate a secco, la cui funzione principale, specie nelle alture, era quella di orientamento, ma anche di tumulo sepolcrale. La pietra che appare nella copertina del disco, fruibile anche in un bellissimo vinile colorato, rappresenta proprio quelle dei Cairn gaelici. Un giovane artista da seguire ed ascoltare con grande attenzione!
Voto: 9
Luciano Feliciani