(Dissipatio 2021)
Registrato in ambientale nello studio casalingo tra il 2016 e il 2019 (poi masterizzato da Simon Balestrazzi nel 2020), questa opera prima è un bel calcio gentile sui denti.
Microfoni a contatto, field recordings, voce, Farfisa, percussioni e strumenti a corda, nastri, synth ed elettronica.
In immersione/emersione, tra attimi di paura e distese assolate di bellezza intrisa di ciarpame svolazzante, in botta kraut di lisergico malessere e carne post industrial, essiccata dal sole di cui sopra.
Dronante e abbagliante (come lo potevano essere Cromagnon e Mnemonist), di folk arrancate, straccione e multicolore che ti accende il sorriso in faccia e, in qualche modo, balla balla balla (dentro ma tanto dentro).
In equilibrio di istante sublime sull’abisso.
Che sgrana concreto come un soffio di vento bambino, tra sacro e profano, mentre il tutt’attorno si distorce in un’ascensione sfiammante.
I sogni non son ne belli ne brutti, i sogni son altro.
Voto: 8
Marco Carcasi
Dissipatio Records Bandcamp Page