(Exag Records 2020)
L’esplosiva israeliana Tamar Aphek, cantante e chitarrista dalla carismatica immagine (ascoltare la cover di As Time Goes By che chiude l’album), fa sostanzialmente un “rockaccio” chitarristico vecchia maniera con molto tiro (la trascinante Russian Winter), che trova deciso credito negli USA (il “mastering” è di Greg Calbi).
In All I Know ci sono addirittura echi doorsiani (la chitarra di Robbie Krieger deve essere stata fonte mutevole di ispirazione); tutto certo molto retrò (Drive), ma con stile e convinzione. Non c’è alcuna innovazione in “All Bets Are Off”, solo passione e sudore da palco (Beautiful Confusion), confezionati (molto) professionalmente.
Per nostalgici non calligrafici.
Voto: 7
Marco Fiori