(Autoprodotto 2021)
Sono fuori tempo massimo i Bodoni perché suonano il grunge più sanguigno, viscerale e tradizionale? Assolutamente no! Al diavolo le pose e le mode, evviva coloro che suonano liberamente ciò che vogliono anche se si tratta di un genere che ha avuto la massima esplosione fino a circa 25 anni fa.
A tre anni dall’Ep d’esordio i Bodoni pubblicano il loro primo disco sulla lunga distanza con testi centrati sui sentimenti umani in una relazione intima.
Con Blinding figure of desire il quartetto si esprime con il post grunge, mentre in Sharp toe la rabbia espressa è quella dell’implosione, infatti, il testo è dedicato a uno dei personaggi che di quell’epopea ci manca di più: Layne Staley.
Non si esimono dall’avere un atteggiamento politico i Bodoni, così nel grunge primordiale di Midtown massacre parlano a loro modo degli scontri in Venezuela, giocando a far fondere le sonorità di Mudhoney e Nirvana con lo stoner. Se Influencer influenza è totalmente nirvaniana, Google search è una greve ballatona hard/grunge calda e avvolgente, a differenza della ballata triste che evoca l’asse Alice In Chains–Soundgarden di Where the river flows.
Guardare avanti, con le radici ben salde, questa la ricetta dei Bodoni.
Voto: 8