(Neuma 2021)
Quella di Harry Partch è sicuramente una delle personalità più singolari del già variegato mondo della musica americana del ventesimo secolo. Compositore autodidatta e anticonformista per eccellenza, Partch inseguì un proprio ideale di creazione artistica che univa teatro, danza, e musica, realizzando dei veri e propri happenings ante litteram. In tale senso, paradigmatica è l’opera che ci viene presentata in questo imperdibile CD targato Neuma Records, The Bewitched. Si tratta di un balletto satirico scritto nel 1957, di cui ci viene qui offerta la registrazione di una esecuzione dal vivo in quel di Berlino nel lontano 1980, da parte dell’Harry Partch Ensemble guidato da Danlee Mitchell. Nel ricchissimo booklet leggiamo che i danzatori si mischiavano ai musicisti, ai quali veniva chiesto anche di recitare in questa sorta di viaggio iniziatico e magico. Musicalmente, si possono ravvisare dei parallelismi con il Sacre di Stravinsky o con L’Homme et son desir di Milhaud, nel ritualismo simbolico e nel primitivismo suggerito dagli ostinati ritmici e poliritmici. L’aspetto ritmico è ancor più marcatamente centrale nella partitura di Partch, in cui si sentono anche influssi della musica non-occidentale, da quella giapponese al gamelan indonesiano. Gli strumenti a percussione – alcuni dei quali ideati dallo stesso Partch – la fanno da padrone; ai flauti, ai clarinetti e alla viola sono affidate le parti melodiche e notturne, mentre le voci intonano canti che sembrano provenire da civiltà lontane. Possiamo immaginare che assistere dal vivo all’esecuzione di un lavoro di questo genere sia un’esperienza davvero unica; l’ascolto di questo Cd (si consiglia, a tal riguardo, l’uso delle cuffie) e la lettura del libretto che lo accompagna, corredato di puntuale descrizione delle scene in cui The Bewitched si snoda, ci mette cionondimeno nella condizione di percepire la forza espressiva di questa rivoluzionaria opera di un autentico “american maverick”.
Voto: 8