(Zarek 2021)
Risale al 2015 il primo incontro tra Ignaz Schick e Achim Kaufmann, numi tutelari della scena sperimentale tedesca. L’occasione fu un concerto in Finlandia del Sestetto Internazionale, progetto di culto della contemporary improvised music. Il feeling tra i due si affinò nel Circuit Training, ensemble sperimentale di Schick, e in una serie di esibizioni live a cui la pandemia ha posto (temporaneamente, si spera) fine.
‘Altered Alchemy’ è stato registrato nel 2016 ma vede la luce solo ora. Le otto tracce, spalmate su due CD, si basano su complesse tessiture elettroacustiche. Da un lato, il pianoforte di Kaufmann, “preparato”, corretto con effetti di eco a pedale, mappato; dall’altro, i soundscape di Schick ottenuti con turntable, campionatori e looper. L’amalgama tra le componenti è perfetta, un mix di contemporanea, jazz, Musique Concrète. Un tentativo forse tardivo ma brillante di innovare il linguaggio della sperimentazione sonora europea.
Voto: 7