(Discus 2021)
La presa di posizione esplicita e dichiarata circa la situatività effimera – qui e ora – della pratica improvvisativa è il titolo di questo progetto della trombettista (e flicornista) Charlotte Keeffe che raccoglie i frutti di diverse performance musicali live e in studio tra il 2016 e il 2019.
Tra il jazz moderno, l’avanguardia e la libera improvvisazione, il disco propone diverse atmosfere sonore, la cui varietà, tenuta insieme abbastanza coerentemente dalla protagonista dell’album, è funzione anche dal diverso tipo di formazioni con cui si cimenta la trombettista, che mostra di trovarsi a proprio agio nelle situazioni più diverse: dialogando con la chitarra di Diego Sampieri (OM), interagendo con l’elettronica (The Melody’s In The Post e Noizemaschin!!), impegnandosi nell’interplay con il quartetto formato insieme a Moss Freed alla chitarra, Ben Handysides alla batteria e Ashley John Long al contrabbasso (200 Photographs, A Horse Named Galaxy e Sweet, Corn) e, infine, “conducendo” l’improvvisazione della London Improvisers Orchestra (Mysterious Breath / This One’s For The Bees… , To Steve Beresford, Right Here, Right Now).
I brani del quartetto, costruiti attorno all’idea del tema e poi sviluppati attraverso un abile ricorso all’interplay improvvisativo, sono quelli che preferisco; ma anche l’improvvisazione collettiva con l’orchestra londinese offre momenti interessanti, sebbene siano inevitabilmente più vincolati alla (passata) situazione improvvisativa e meno idonei all’inscatolamento in una registrazione. Nel complesso, è una compilation interessante, che ha il pregio di presentare le diverse sfaccettature di una musicista di qualità.
Voto: 7,5