(ECM Records, 2021)
Eleganza del tocco pianistico, fascino e atmosfere ricercate delle sue composizioni, compattezza del suono, sfumature timbriche e tecnica incisiva delle esecuzioni, sono i tre ingredienti fondamentali dell’ultimo album di Shai Maestro: ‘Human’. Il giovane pianista israeliano, classe 1987, è indubbiamente una delle nuove figure di spicco del jazz mondiale. Formatosi nella musica classica, il cui influsso si sente chiaramente nelle sue composizioni, si è appassionato al Jazz sin da subito, formando un proprio trio nel 2010, con il quale ha già inciso diversi interessanti album. In quest’ultimo lavoro si unisce al contrabbassista Jorge Roeder e al batterista Ofri Nehemya, anche il trombettista Philip Dizack. Il tocco pregiato della tromba di quet’ultimo, dona una marcia in più ad alcune composizioni dell’album, ampliandone lo spettro timbrico strumentale in maniera molto affascinante. Dopo ‘The Dream Thief’, altro splendido lavoro di due anni fa, Shai Maestro, dà prova di grande maturità e profondità compositiva, che già dal brano di apertura Time, si nota molto chiaramente. Una sequenza di composizioni davvero notevoli, elaborate, eclettiche e ricercate, in alcune delle quali l’influsso della musica folkloristica israeliana, fa sentire la sua presenza sullo sfondo armonico ritmico o nelle linee melodiche sospese della tromba. ‘Human’ è davvero un lavoro di grande qualità. Opera di un pianista eclettico e ispirato che va ascoltato e seguito con grande attenzione, cercando di scovare le interessanti sfumature armonico/melodiche celate tra le trame della sua musica.
Voto: 9