(Noja Records/Altipiani Records 2021)
Quando sei appassionato di noise rock e non ti scrolli di dosso l’indie rock anni ‘90 e progetti di ascoltare questa musica anche quando sarai in casa di riposo e ti arriva a casa un cd come questo da recensire non puoi non saltare come un ragazzino a cui hanno regalato la prima chitarra elettrica. Ascoltando questo disco si ritrovano tutte le sfumature di quell’asse che va dal post rock al post-punk, il cui filo conduttore è il noise, tutto suonato con grande maestria, senza sbavature e ottimizzando tutte le energie e le risorse a disposizione.
“The Lazy revoluzion” è il secondo disco del progetto solista di Enzo Pepi, chitarrista parte della scena noise-rock siciliana con i Twig Infection e con la The Pepiband. In questo lavoro si è fatto accompagnare alla batteria da Vincenzo Arisco (Walmus Brothers) e al basso da Christian Cutrufo degli stessi Twig Infection.
Le sonorità di questi dodici brani sono quelle della Chicago della Touch and Go, per cui in In the air le schegge nervose riescono a trovare la sintesi tra Uzeda e June of 44, mentre nell’emblematica 1992 sono particolarmente evidenti gli omaggi alla capitale dell’Illinois.
Il passo stanco di Supermarket evoca quello dei Dinosaur Jr, brano che fa il paio con la title-track, anche se questa è maggiormente caratterizzata dal noise, portando alla mente degli Helmet meno aggressivi.
I Daydream Three si concendono anche una manciata di ballate, che siano minimali (I Want Nothing More) o confuse con noise e post rock (Lips).
Un disco senza dubbio da playlist!
Voto: 9