Nuova puntata dedicata alla scoperta e alla conoscenza di Centri di ricerca, Musei e Studi di registrazione dove si studia e si pratica musica elettronica in tutte le sue forme. Il mio viaggio è iniziato al Museo del Synt Marchigiano (qui trovate l’intervista). Da lì mi sono spostato virtualmente in Svizzera, a Friburgo, dove ho intervistato Vincent Borcard, direttore dello SMEM Swiss Museum for Electronic Music Instruments (la trovate qui). Grazie a lui sono venuto a conoscenza di uno studio in Australia, il MESS Melbourne Electronic Sound Studio. Il co-direttore e co-fondatore dello Studio è Byron Scullin che ho intervistato (la trovate qui). Ora il mio viaggio è arrivato in Giappone, nella città di Nakatsugawa, dove ho avuto modo di scambiare le mie consuete quattro chiacchiere digitali con Hideki Ishikawa, direttore del Musee KORG design & history, popolarmente detto Nakatsugawa Korg Museum. Prima di invitarvi alla lettura desidero ringraziare Luciano Feliciani per avermi aiutato nella traduzione dall’inglese all’italiano. A voi la lettura:
Qui trovate l’intervista in inglese
Perché e quando è nato lo Nakatsugawa Korg Museum?
Per prima cosa una precisazione: il nome ufficiale è “Museo Korg Design e Storia”, “Nakatsugawa Korg Museum” è il nome popolare. E’ chiamato così per l’ufficio centrale della Korg In Giappone. Io abitualmente uso questo nome.
Il museo è stato completato nel maggio 2021. La pagina Instagram è stata creata a Dicembre 2020. Ho aperto “@korg_museum” e ho iniziato da fornire le informazioni a chi me le chiedeva. Da Ottobre, quando l’infezione da Coronavirus è scesa significativamente in Giappone, ho iniziato ad aprire il museo al pubblico su prenotazione, per chi era interessato.
Ragioni per la fondazione:
① Con la lunga storia di manifattura specializzata negli strumenti elettronici, la Korg ha un unico “charme” che non si trova negli altri marchi. I prodotti in mostra vanno dal 1960 al 1990. Fumio Mieda, il principale design a quel tempo, e la gente della Korg, testimoniano lo “charme” del marchio Korg.
Non c’è un altro museo dedicato alla Korg come questo.
② Inoltre, per poter esibire i sintetizzatori da tutto il mondo, dal 1970 al 1985, ho guardato al passato della trasformazione dei sintetizzatori in tutto il mondo, nell’era analogica.
Qual è stata l’ispirazione iniziale?
Questo museo è stato aperto a casa mia.
Punti importanti nella comprensione dell’organizzazione del museo.
Permettimi di spiegare la storia in ordine, andando indietro fino a 40 anni fa.
① Nell’ultima metà del 1970, ho iniziato ad ascoltare musica con i sintetizzatori con mio fratello. Quando ho acquistato il primo sintetizzatore, avevo il catalogo ‘Vol. 5’ (1979) della Korg. Questo catalogo ha fatto piazza pulita delle altre aziende produttrici, con il suo design eccellente sia nei prodotti che nell’impostazione grafica dei cataloghi.
Con la musica di Jean-Michel Jarre che ho amato ascoltare, la Korg ha fatto una forte impressione su di me, che ero 11enne a quel tempo.
E l’M-500SP venne a casa mia
② Nel 1987, quando stavo studiando design di interni in una scuola d’arte a Tokyo, ancora una volta ho sentito la grandiosità del design Korg intorno al 1980.
Com’era il modello ∑ con un meraviglioso design che fu esibito al Moma Born Out Of Necessity nel 2012?
La domanda si amplia.
E in effetti ho iniziato ad acquistare questi prodotti.
③ Quando sono tornato a casa dei miei genitori a Nakatsugawa, Prefettura di Gifu nel 1999, ero scettico sul fatto che il design di esterni non poteva essere utilizzato nel mondo degli strumenti elettronici. Non è questo il caso con altri prodotti di design.
Certamente, perché è uno strumento musicale elettronico, il suono viene prima e i circuiti elettronici per secondi.
Ma questo è. E non c’è nessuna valutazione del design Korg.
Quindi ho deciso di creare un museo Korg e trasmettere il suo splendore nel mondo.
Questo è stato l’inizio di una lunga strada per il museo.
Dove si trova?
Nella Città di Nakatsugawa, Prefettura di Gifu, Giappone.
Quasi il centro del lungo e stretto arcipelago giapponese.
E’ ad un’ora di treno da Nagoya, una delle tre città più grandi del Giappone.
Quali strumenti contiene? Quali collezioni?
① 111 prodotti, il 95% costituito da prodotti Korg dal 1963 al 1981.
Dai piccoli interruttori a pedale all’organo a due tasti BX-3.
Solo 6 prodotti sono mancanti.
② Prodotti Korg dal 1982 dal 1990.
12 modelli con un design esterno molto importante.
③Sintetizzatori da tutto il mondo dal 1970 al 1985.
60 modelli dal Minimoog all’Ensoniq Mirage.
C’è qualche aneddoto interessante intorno al Museo?
Prima di tutto, sarà interessante per tutti sapere che questo museo è stato costruito da me a casa.
Ho passato più di 20 anni a completarlo.
Ho costruito una partnership con l’ufficio centrale della Korg.
Mentre ascoltavano Fumio Mieda e le persone all’interno della Korg circa l’episodio della creazione in quel momento, ho fatto presente che il museo potrebbe prestare i materiali necessari per la Korg.
In aggiunta, Mieda e il lo staff della Korg hanno visitato il museo parecchie volte.
Il museo è stato appena completato e da questo momento in poi, ci saranno parecchi interessanti episodi.
Come si può vivere e visitare il museo?
Chiaramente, il modo migliore è venire direttamente al museo.
Di base è possibile girarlo il fine settimana tramite appuntamento.
Potete contattarmi con un messaggio su Instagram.
Il museo è aperto a collaborazioni con l’esterno?
Questo è anche possibile.
Contattatemi tramite un messaggio instagram.
L’ultimo anno, un membro del gruppo synth progressivo trio MOORI che è venuto al museo ha suonato solo i prodotti Korg.
Prevedete possibili sviluppi dello Nakatsugawa Korg Museum? Ad esempio un libro o un documentario che ne racconti la storia attraverso interviste e video?
① Prossima apertura del sito del Museo Korg.
Al momento, Instagram è l’unica fonte di informazione sul museo, ma sto programmando di aprire un sito web, e un sito web del museo, che può sistematicamente introdurre la storia e i prodotti della Korg.
② Futuri progetti:
・ Caffè
La gente che frequenta il caffè può anche vedere il museo.
・ Pubblicazione di un libro fotografico
Vorrei crerare un’introduzione artistica alla collezione del museo.
Un libro fotografico visto dalla prospettiva di un design di esterni, unico al museo.
Allo stesso tempo, inserirò anche un numero di testimonianze che trasmetteranno le idee della Korg.
Progetti futuri? Mostre in cantiere?
Ho ricevuto, l’ultimo anno, una richiesta di esibizione del modello 700S dall’ufficio centrale della Korg; quindi sto preparando uno speciale angolo espositivo dedicato.
Questo 700S è un sintetizzatore posseduto da Masahiko Sato, un pianista di jazz che rappresenta il Giappone, ed è stato modificato in modo tale che la forma d’onda del sintetizzatore possa essere emessa esternamente.
Masahiko Sato stava studiando all’estero a Berkley nella fine del 1960 ed è stato uno dei primissimi giapponesi ad usare il sintetizzatore.
In aggiunta, lui è anche una persona importante per il primo Korg, che ha definito il “prototipo No. 1” costruito da Mieda nel 1968 come un sintetizzatore.
Al Museo Korg creerò un angolo espositivo con il tema di “Korg e Masahito Sato”.
Link: Nakatsugawa Korg Museum Instagram Profile