(Setola Di Maiale 2021)
Registrata al Teatro San Leonardo di Bologna nel Febbraio 2019, questa improvvisazione fra i tre musicisti, viaggia che è una meraviglia.
Gino Robair, Cristiano Calcagnile e Stefano Giust, ad armeggiare con percussioni, elettronica, lastre metalliche elettrificate, piano preparato, drumtable guitar e piatti.
Un piano sequenza di intonati contrasti sparsi e organica materia, canterina bisbigliante (le pelli, il legno, i metalli).
Che si snoda fra ampie espansioni e poliritmiche circolarità percussive, metalli di bacchette e archetti, sollecitati a giocar sul sibilo delle frequenze, sortite di piano e piccole bolle d’elettronica (su posizionamenti elettroacustici).
Dice lo statunitense Robair, di una positiva qualità ritualistica, emersa al riascolto, una capacità del suono di scacciar incantesimi non richiesti.
E di malefici, in vista nulla.
Tanta tanta beatitudine dell’istante.
Voto: 8