Musica e cinema, rapporto “simbiotico” complesso e fondamentale per una comprensione complessiva dell’oggetto filmico che più o meno regolarmente vediamo in tutte le sue manifestazioni “fisiche”, che sia una sala cinematografica, un televisore in casa, un tablet o anche uno smartphone. Per capirne di più e comprendere come l’una interagisca con l’altro in un’anello di Moebius della percezione estetica, oggi abbiamo uno strumento in più, e cioè questo interessante volume, scritto da Marco Bellano, docente universitario e studioso di animazione e musica per film e Marco Fedalto, compositore e pianista, in cui i due studiosi indagano in maniera rigorosa l’evoluzione della relazione tra le due arti, attraverso chiari ed esplicativi esempi, partendo dal Precinema, passando per il cinema Muto fino ad arrivare al Sonoro. In questo modo, vengono esplicitate le relazioni tra musica e cinema presenti nelle pellicole tra le più famose, come ‘Cabiria’ di Giovanni Pastrone, ‘Metropolis’ di Fritz Lang, ‘The Jazz Singer’ di Alan Crosland, il film che ha sancito la “nascita” commerciale del “sonoro” nel cinema, ‘Tempi moderni’ di Charlie Chaplin, ‘Suspiria’ di Dario Argento, fino ad arrivare alle soglie del terzo millennio con ‘L’Estate di Kikujiro’ di Takeshi Kitano. Ogni pellicola viene analizzata sia visivamente attraverso alcune sequenze indicative, che “acusticamente” tramite la trascrizione della partitura e l’analisi musicale; in questo modo il lettore può seguire e apprezzare appieno l’opera in questione. Chiaramente oltre la lettura, fortemente consigliata è la contemporanea visione delle opere trattate, così da rendere completamente “circolare l’esperienza di lettura del volume.
Marco Bellano, Marco Fedalto, L’occhio che ascolta. Itinerari di storia e analisi tra musica e immagini in movimento, Treviso, Diastema Editrice, 2021