(Neuma Records 2021)
Dodici canzoni senza parole: così potremmo descrivere le tracce contenute in questo bel cd della Neuma Records, che ci propone un ciclo di brani per quartetto d’archi del violinista e compositore Richard Carr. L’espressione, “canzoni senza parole”, non deve tuttavia far pensare a una ingannevole semplicità di linguaggio, ma va intesa nella stessa accezione che Mendellsohn assegnava alle sue celebri composizioni pianistiche così intitolate (songs without words). La schietta cantabilità e la vivacità ritmica che i brani, in misura variabile, possiedono, non sono infatti, per così dire, lasciate a se stesse, ma sono abilmente sviluppate e intrecciate da Carr con mirabile sapienza armonica e polifonica. Talora emerge una più spiccata vena narrativa e descrittiva, sottolineata da titoli particolarmente evocativi (Celestian Navigation, Fulton Avenue Bus, Wally Goes to Bali), che suggeriscono all’ascoltatore triangolazioni di senso ulteriori rispetto al puro piano formale e musicale. Le avvolgenti trame degli archi disegnate da Carr si arricchiscono in alcuni episodi di incursioni improvvisative operate dallo stesso autore, il quale intesse dialoghi intriganti con i bravissimi musicisti del quartetto composto da Laura Lutxke, Ravenna Lipchik, Caleb Burhans, Clarice Jansen. L’esperienza da violinista di Carr si riflette positivamente in una scrittura idiomatica per questa formazione, ricca di spunti melodici e ritmici, timbricamente interessante e nel complesso molto godibile.
Voto: 7