(Vernal Week 2022)
Non te lo gela il sangue il Clocchiatti, piuttosto, induce un’abbondante fluidificazione.
In cucina in singola sessione, un’artigianale fragile navicella, con fili di lucine appese fuori, un silenzioso caos tutt’attorno in cui sperdersi.
Un segreto ben nascosto il Clocchiatti, di quelli che non si voltan a guardare se qualcuno li segue o meno.
Un’urgenza, una necessità, che talvolta (a seconda del vento), può coincidere con la tua/mia.
Esploso cantautorato raga/dronante, tenuto insieme alla bella e meglio, che è come vuole e deve essere.
Una meraviglia come Words, pare una pagina sgualcita tratta dal songbook di Alastair Galbraith o Richard Youngs.
Poi la luce si spegne e le finestre restano aperte sulla notte.
Voto: 7.5