(Cooking Vinyl 2022)
A cinque anni dall’ultimo lavoro in studio tornano a farsi sentire più vigorosi che mai i Gogol Bordello.
Motivazione principale di questo ritorno vigoroso è la guerra in Ucraina. Il gruppo, infatti, nonostante viva negli Usa, ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la madrepatria, per cui Eugene Hutz & co. hanno deciso di affidare a questo disco il loro astio nei confronti di Putin e della Russa, anche se mesi fa avevano già pubblicato un singolo dedicato a Zelensky.
A contribuire a dare un’impronta più barricadera e incisiva al disco è stato senza dubbio il produttore Walter Schreifels, icona della musica underground newyorkese.
Il tema portante del disco dunque è il dolore e la preoccupazione per la guerra a partire dalla stessa Shot of Solidaritine, che inizia in sordina, ma che poi esplode in un incisivo e quasi hardcore punk-rap.
La formula musicale è quella consolidata dall’inizio della carriera del gruppo, vale a dire la patchanka caratterizzata dal gypsy-punk con tutte le variabili del caso, per cui troviamo le sfumature clashiane in I’m Coming Out, le venature soul di Blueprint, la ritmica ska-punk-surf di Fire On Ice Floe e il punk esplosivo di Gut Guidance.
I Gogol bordello sono tornati alla grande carichi e sempre più decisi a far ballare e a far pensare il proprio pubblico.
Voto: 8