(Black Editions 2022)
Nuova uscita per l’artista giapponese Keiko Higuchi, solo piano e voce, e un apporto in un paio di pezzi del basso di Louis Inage con cui si diletta in duetti jazz. Set ridotto all’osso, Higuchi si cimenta in un uso parsimonioso dell’elettronica, lavora sulla voce, sul riverbero, creando un “coro” che dà forza alla sua musica. Ballate iridescenti, alternate a irruzioni del suono, a cascate di note che debordano l’ascolto, momenti eterei alternati ad istanti riflessivi, brani tradizionali giapponesi mescolati ad esecuzioni di jazz “spettrale” e ballate intimiste, l’artista mette se stessa, corpo e voce, nell’esecuzione dei brani, “imperfetta” ma per questo sempre più umana. Keiko Higuchi è un maelstrom di suono e voce che va assorbito lentamente, per il piacere dell’ascolto e dell’estasi.
Voto: 7