(ESP-Disk 2022)
Qualcuno le ha contate: questa è la 18ma collaborazione in duo tra il sassofonista brasiliano (Perelman) e il pianista americano (Shipp), ma in totale sono 45 i dischi in cui compaiono assieme.
Quello che si sente è, molto limpidamente, un affiatamento strettissimo. I due musicisti procedono su linee diverse, su blocchi diversi – il sassofono per arpeggi e scale, il piano per accordi – ma sembrano l’uno ricalcare le idee dell’altro: si ritrovano sempre in una consonanza melodica, oppure ritmica, oppure ancora dinamico/espressiva.
C’è una netta distinzione tra improvvisazione libera e improvvisazione libera idiomatica. Tra quest’ultimo macrogenere, c’è il free jazz, in cui questo disco si può collocare. L’attribuzione è data dal fatto che in questo caso la musica “parla” con la voce dei suoi autori, ne segue il flusso di coscienza, esprime un discorso musicale con il linguaggio che questi hanno imparato, e contro il quale si sforzano di scardinare logiche interne e internalizzate.
La personalizzazione, o la personalità, di questa musica è molto forte: questo disco suona come può esserlo solo perché composto dai due, e il prodotto non è semplicemente la somma dei due, ma un qualcosa che rivendica una propria autonomia.
Musica di classe superiore, concettualmente elevata.
Voto: 9
Ivo Perelman/Matthew Shipp Bandcamp Page