(Pyroclastic Records 2022)
Musicista eclettico, il bassista/compositore Trevor Dunn dopo diciotto anni torna sul luogo del delitto per riformare il Trio-Convulsant, espandendolo. Della formazione, infatti, fanno parte, oltre agli storici: Mary Halvorson, Ches Smith, anche Anna Webber, Carla Kihlstedt, Mariel Roberts e Oscar Noriega.
In ‘Séances’ il grippo si muove lungo le coordinate di una strana, intrigante e affascinate miscela di musica da camera, jazz e metal.
Il disco è una sorta di concept-album, in quanto le composizioni sono ispirate ai bizzarri racconti di una setta religiosa francese del XVIII secolo. In questo lavoro Dunn è riuscito a coniugare le tantissime esperienze musicali che ha vissuto con Mr Bungle, Melvins, Tomahawk, John Zorn e tanti altri, con le sue urgenze creative nelle quali ha fuso il il metal contundente con intricata musica da camera contemporanea, jazz che offusca i confini con blues country mutato.
I brani, tutti molto lunghi, sono densi di elementi, per cui si accavallano e si alternano la classica con il jazz (Eschatology), gli archi con freejazz (Secours Meurtriers), la sperimentazione con il metal scarno (1733) e momenti altalenanti tra il vibrante e il composto (The Asylum’s Guilt).
Un lavoro affascinante e impegnativo.
Voto: 7,5