(Creative Sources Recordings 2022)
I quattro portoghesi sono ormai veterani non solo dei loro strumenti, ma anche dell’avanguardia, di cui sono alfieri all’estremità occidentale dell’Europa.
Ernesto Rodrigues alla viola, Guilherme Rodrigues al violoncello, João Madeira al contrabbasso e José Oliveira alle percussioni sono autori di una suite divisa in otto movimenti e che a ragione prende il nome di ‘Chaos’
Sì, perché si tratta di una musica caotica, fatta di suoni irregolari estratti da strumenti che conosciamo solitamente sotto un’altra veste, ma con un suo fascino che emerge dal groviglio di suoni, di corde che si incontrano e scontrano, di percussioni che dialogano ora con l’uno ora con l’altro strumento o ponendosi come voce narrante contro tutti gli altri
Non ci sono vie di mezzo, o li si apprezza o li si odia, o ci si lascia coinvolgere dal caos o si cerca subito una via di uscita, di sicuro non li si ascolta in sottofondo senza prestargli la dovuta attenzione
La lunga parte VIII che chiude l’album si dispiega per quasi diciotto minuti, aggressiva, selvaggia, free nel senso più puro del termine, fuori da tutti i canoni.
È un album importante per la musica improvvisata in Europa, che sembra avere tratto energia da una fonte sconosciuta dopo la pausa dovuta al Covid
Voto: 9
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