Il Virus è stato un collettivo Punk anarchico che ha attraversato gli anni Ottanta, base fisica Milano, che si è irradiato politicamente come possibilità altra di gestione della propria quotidianità in toto, prima in tutta Italia e poi in tutto il mondo, dalla nascita nel 1982 fino alla definitiva chiusura nel 1989. Gli studiosi Marco Teatro, che ha fatto parte del collettivo e sarà a sua volta tra i fondatori del Centro Sociale Cox 18, e Giacomo Spazio, che da sempre si occupa di Punk e fanzine, hanno raccolto in questo corposo tomo di più di 500 pagine in grande formato, volantini, comunicati politici, documenti, locandine di concerti, documenti imprescindibili per capire quell’intervallo temporale e spaziale che ha tanto significato e dato, come modo di essere e di rapportarsi alla realtà, con tutte le contraddizioni del caso, ma innervato dalla filosofia “perenne” Do It Yourself che continua a significare ieri, come oggi, come domani. Sfogliate il volume e vi trovate a compulsare un libro di storia “visiva” dell’Italia anni Ottanta che vi cattura e vi spinge a cercare di saperne di più su quegli anni esplosivi. Mia idea fissa, ne ho scritto da un’altra parte (qui), continuo a chiedere a gran voce la creazione di un archivio digitale di tutte le fanzine punk italiane e internazionali, per ulteriori studi e ricerche su un discorso che ha ancora molto da dirci e da darci come idee e pratiche di esistenza consapevole. Questo libro è sicuramente un importante tassello che può aiutare il ragionamento e il rimescolamento degli archivi personali.
Marco Teatro, Giacomo Spazio (a cura di), Virus. Il punk è rumore 1982-1989, Roma, Goodfellas Edizioni, 2021