(Macro 2022)
Batteria, contrabbasso e piano.
Quasi la perfezione strumentale per un certo tipo di pratica impro, in questo caso, aggiungeremmo un post-bop, è questione chiusa sarebbe.
Non fosse che, gli autocampionamenti in corsa, con rilascio preparato/immediato del pianista Tom Schneider, generano in corde e bacchette una risposta istantanea all’originale ed al suo doppio.
Un procedere tra frasi lunari, strappi in avanti, bolle che bollono e botole che botolano, inceppi temporali, svolazzamenti e tonalità aliene in allungo.
Tutto a sfiammeggiar bello in modalità sacred music.
Voto: 8/10