(Ramble 2022)
Per le nostre sbiellate orecchie, è sempre un piacere aver a che fare con Ernesto Diaz-Infante e la sua arte.
Che per lo più se la smazza impro, con predilezione per il cordame e uno scatafascio di altro strumentale.
Dal piano pianissimo all’azzanno, dal trascendente al ruzzolar per le terre, mai mancato nulla grazie.
Nello specifico, due live registrati nel Luglio 2008 per le emittenti radio californiane KFJC e KZSU.
Segnali ciclici di severa bellezza raga, a surfare senza sforzo sulle onde radio.
Trafficando con una backpacker guitar, un bajo sexto, tanpura elettronica ed una campana tibetana.
Pratiche ambientali cotte dal sole, etno-minimalismo martellato con foga insistita (il ripetersi su vette di metallico scampanellio di Eye Of Horus), un passo dopo l’altro, mentre ogni cosa tace (Reaching), odore di terra nel naso, una goccia di sudore e un leggero prurito dietro il collo.
Voto: 8/10