(Jelous Butcher 2023)
Continua a stupire e a colpire per la sua insoddisfatta voglia si sperimentare il progetto Califone, il cui deus ex machina, Tim Rutili, per questo lavoro si è circondato di collaboratori di lunga data (Ben Massarella, Michael Krassner, Rachel Blumberg, Max Knouse e Brian Deck).
Questo nuovo lavoro giunge a tre anni dal precedente “Echo Mine” e si colloca lungo il crinale tra sperimentalismo, post rock e ritmi pop tesi. Meno acerbi dei Lambchop, più fruibili di Jim O’Rourke e meno pretenziosi dei Tortoise, i Califone si lasciano andare a ballate che sullo sfondo hanno una radice country-pop, ma molto rielaborata, che tende a scomparire e che affiora soltanto con ascolti molto, molto attenti.
La lentezza e le arie evocative della title-track ci portano verso situazioni oniriche, mentre Eyelash ha il sapore di una ballata biascicata, incerta e che stenta a decollare, mantenendo un alto grado di malinconia e di tensione. Elementi di jazz pervadono Ox-Eye, sospesa tra pop ed elementi rock, grazie agli intrecci tra una chitarra elettronica, un pianoforte ciondolante e percussioni elettroniche. Altrettanto delicata è Halloween, una ballatina leggera e… spettrale.
Un disco da ascoltare seduti su una sedia a dandolo nel porticato di casa durante un tramonto di inizio primavera.
Voto: 7,5/10