(Alas! / Trasponsonic 2022)
L’Alas in quel di Macomer, era un’importante opificio tessile, al cui interno il futuro avanzava (lotte per i lavoratori, emancipazione femminile e riscatto sociale erano i temi affrontati), poi la chiusura delle attività e l’utilizzo della struttura fino a metà degli anni 2000, come laboratorio di sviluppo per tutta una serie di creative entità belle, che in questa compilation udirete.
Materia fatta di spigoli e spine, di battiti, caos in controllo, etnicismi disastrati e spettri nuragici.
Le solite miopi ed irrisolte (come da prassi) questioni burocratico/economiche, con il loro infinito ripetersi in ogni italico dove, chiudono la vicenda (la struttura è abbandonata da una decina di anni).
Ecco, storia conosciuta.
L’arte non è pane, ma anche di solo pane, prima o poi si stirano le zampette.
Voto: 8/10