(Amirani Records 2023)
L’incipit, ma anche la continuazione, dell’album è di sapore scelsiano. L’impasto sonoro, i registri, la profondità, l’andatura densa e l’atmosfera mistica…. Tanti sono gli aspetti musicali che mi ricordano lo stile del grande musicista di Arcola. D’altronde Scelsi nelle sue composizioni attraversava l’improvvisazione: il suo spirito musicale era vicino alle sperimentazioni di Evangelisti e del Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza; e all’improvvisazione, e a ciò che significa guardare all’improvvisazione come guida per una sensibilità musicale creativa, anzitutto votata alla ricerca e al rispetto del suono, guardano anche Gianni Mimmo (sax soprano) e gli altri protagonisti di questo ispirato album: Ove Volquartz (clarinetti basso e contrabbasso), Peer Schlechta (organo a canne), Hohn Hughes (contrabbasso). I riverberi della Neustädter Kirche dove il concerto è stato registrato contribuiscono a dare alla musica una solennità che non scema anche quando l’intreccio strumentale si fa più nervoso e la calma tesa dell’inizio si increspa in un vortice di richiami. Come nella musica di Scelsi a dominare è una articolazione della spazialità del suono che avvolge l’ascoltatore, talvolta cullandolo, talaltra scuotendolo. Un ottimo lavoro che, nonostante il titolo, non dev’essere per forza ascoltato sul far della sera.
Voto: 9/10