Dopo 22 anni dalla morte è uscita a fine 2022 questa biografia, in lingua inglese, dedicata alla figura di Albert Ayler, come recita il titolo, uno dei giganti mai dimenticati del Free Jazz e della Musica tutta. Facendo un lavoro di scavo bibliografico casalingo, a mia conoscenza e nella mia biblioteca l’unica biografia che conosco è quella di Peter Niklas Wilson, pubblicata in italiano nel 2013, dieci anni fa. Quindi posso dire benvenuto a questo importantissimo lavoro che racconta la vita e la musica di Albert Ayler e suo fratello Donald Ayler, dalla nascita fino alla loro scomparsa, attraverso dense ed avvincenti pagine ricche di riferimenti alla poetica di questi grandi artisti. Richard Koloda ha lavorato a questa biografia per venti anni in ricerche e scrittura, attraverso le innumerevoli interviste, gli articoli, le citazioni, i riferimenti a studi seminali di chi prima di lui ha parlato della storia di questi, repetita juvant, giganti della musica, tra gli altri studiosi lo stesso Peter Niklas Vilson e Val Wilmer. In questo modo, e qui parla il lettore, ha raccontato in maniera onesta e avvincente l’arte, la poetica e la filosofia di Albert Ayler, la sua carriera dagli esordi in Scandinavia, la funanbolica ascesa e l’incredibile e potentissima musica creata negli anni della sua consacrazione, il suo strettissimo rapporto sia umano che musicale con il fratello Don, raffinato musicista e importante sodale artistico di Ayler, fino alla triste fine, ancora immersa nell’oscurità, nelle acque dell’East River a New York nel 1970. Un lavoro importantissimo che rinnova e consolida l’importanza storica di Albert Ayler per, lo ripeto, la musica Jazz e per la musica Tutta.
A questo punto non posso far altro che incrociare le dita per una traduzione italiana.
Richard Koloda, Holy Ghost: The Life and Death of Free Jazz Pioneer Albert Ayler, U.K., Jawbone Press, 2022