(Hive-Arc 2023)
Terza uscita per il solo project di Martyn Bates.
Maggiormente esposto a refoli sperimentali, in Kodax Strophes, la divina voce del Bates, sprizza spesso scintille d’attrito con il circostante sonoro.
Nello specifico di “Summer, Cat’s Cradle”, lividori folk su svagatezze e sorrisi di ruggine psychedelic/industrial.
Freedom Reel, impatta frontale di tribale slancio, Willow Wands, sulla sua rosea nuvoletta di lisergica cartavetrata, Spikes/Living World Of Science: tanto in alto che neanche vi vedo, da quassù, ogni cosa riluce di stridore.
Seven Glass Marbles, Origami, è tutto sommato un tenero fiorellino un poco sbatacchiato dal vento, Sunset Gun e I Want To Run, un meraviglioso bianco crepitante che progressivo tutto ingoia.
In Child’s Time/Cumulo Nimbus, un breve passaggio acustico, Hilversum con voce fluttuante su oceani di detriti, Picture Fix/Third, ambientale con parecchio disturbo in arrivo all’orizzonte.
How Will You Know When Tomorrow Comes?, sul tiro delle “Murder Ballads” in torsione etno-allucinata.
Summer, Cat’s Cradle, un ultimo ballo prima dello svolazzar delle foglie.
Voto: 8/10