(Cooking Vinyl, Egea Music, The Orchard 2023)
A cinque anni dall’ultimo disco di inediti, i canadesi Cowboy Junkies pubblicano questo nuovo lavoro. Tuttavia, nel frattempo non sono stati con le mani in mano, perché l’anno scorso hanno pubblicato una raccolta di cover “Songs of the Recollection”.
Superati abbondantemente i cinquant’anni i CJ riflettono su bellezza, invecchiamento, perdita dei genitori e sul creare spazio nella propria vita in mezzo alla rovina che deriva dal semplice vivere. Di queste preziose riflessioni hanno fatto tesoro e sono stati in grado di esprimerle in queste ottime dieci ballate dal sapore malinconico e Americana.
Il disco si apre con la struggente What I Lost, dedicata al padre di tre dei CJ, seguita dalla melodiosa e avvolgente Flood, nella quale le chitarre si sovrappongono e in alcune occasioni sono scheggiate. Uno dei pezzi migliori del disco è senza dubbio Hard To Build. Easy To Break, una perfetta ballata pop-blues circolare e senza sbavature.
Intriga, invece Mike Tyson (Here It Comes), perché il quartetto canadese ha corredato il brano con arpeggi chitarristici dal sapore mediterraneo, quando la chitarra elettrica non va particolarmente in profondità.
Un disco significativo e che non lascia indifferenti.
Voto: 8/10