(foto di Massimiliano Sanseverinati: nessuno72@gmail.com) Notizia bomba, a giugno il concerto di Laurie Anderson che apre il Ravenna Festival 2023, edizione n. XXXIV, intitolato ‘Le città invisibili’, citazione dell’omonima opera di Italo Calvino. Il vostro avventuroso Kathodik man si attiva per andarci, memore di una frequentazione musicale con l’artista dai tempi del suo capolavoro ‘Big Science’, decenni fa, riattualizzata grazie alla mostra vista ad Ancona del fotografo Guido Harari ‘Remain in Light’ nel 2022.
Laurie Anderson, un’artista leggendaria della musica contemporanea, della musica elettronica, della musica tutta, che si esibisce per un’unica data italiana in quel di Ravenna, con lo show ‘Let X = X’, accompagnata sul palco dalla band Sexmob: Steven Berstein alla tromba, Briggan Kraus al sassonfono, Tony Scherr al basso, Kenny Wollesen alla batteria, Doug Weiselman al clarinetto. Quasi non ci credo di poterla vedere esibirsi dal vivo. Ma non c’è barba-trucco, e Laurie Anderson in un’ora e mezza senza interruzioni, snocciola canzoni, tra cui la storica O Superman che la fece conoscere in tutto il mondo negli anni ‘80, diventando per un periodo nome Pop da conoscere assolutamente, chiacchierate con il pubblico, brani strumentali, un saluto al suo amore Lou Reed, citazione “urlata” e coinvolgimento del pubblico presente incluso, della performance di Yoko Ono di far urlare il suo pubblico per dieci minuti – Anderson lo chiede per qualche secondo -. Perfetta interazione con la band, momenti di piacere puro, e sensazione di far parte di qualcosa di bello. Poi, in chiusura, l’artista, richiamata dal pubblico, guida la folla in alcune mosse di Tai Chi, per scomparire verso nuovi suoi e avventure artistiche.
E il vostro Kathodik man invece via verso casa. Verso la prossima avventura sonica.