(Ammiratore Omonimo Records 2023)
Spiazzanti come sempre i vonneumann, in tempi in cui si è sempre più proiettati al futuro e all’innovazione tecnologica, guardano alle origini dell’intelligenza artificale.
Il titolo del disco, infatti, è un acronomio, che sta per JOHn von Neumann Numerical Integrator and Automatic Computer, si trattava di un computer basato sull’architettura di Von Neumann e a lui dedicato.
Questo lavoro dunque è una sorta concept-album, sempre come si diceva una volta, prima dell’avvento del digitale, dedicato a questo pionieristico computer ingombrante e pesantissimo.
Per questo lavoro, il trio, a differenza dei dischi precedenti, ha voluto cambiare approccio, rinunciando alle sovraincisioni e all’editing. I brani, tutti rigorosamente strumentali, sono sei esaltanti cavalcate tra post-rock e post-punk, con spunti di math e di free jazz.
Il disco è da ascoltare tutto d’un fiato, per apprezzarne la vivacità, gli spunti innovativi, i cambi di registro stilistico e soprattutto la spontaneità con i saliscendi del sound e le geometriche linee di chitarre, che a un certo punto vibrano o si dilatano.
Voto: 7,5/10