Meritoria operazione questa compiuta dalla casa editrice ADD che ha ristampato dopo più di due decenni una pietra miliare della critica musicale mondiale contemporanea. Quando uscì nel 1995 in inglese per la Serpent Tail (dovemmo fortunatamente aspettare poco per l’edizione italiana, 1999, per la Editori Associati-Costa & Nolan) il volume fu subito considerato come un formidabile viatico sonoro alla nascente società digitale che da qualche anno muoveva i primi passi attraverso la genesi di Internet. Toop con questo volume scriveva il libro chiarificatore del ritorno della musica ambient, definita da Brian Eno nel 1978 nel suo ‘Music for Airport’ e ritornata in auge all’interno della scena rave, come “antidoto” da inoculare per compensare il “flash di energia”, per riprendere ‘Energy Flash’ di Simon Reynolds, altro testo fondamentale di quegli anni. Ma non solo questo, ‘Ocean of Sound’, attraverso i vari capitoli in cui si snodava, raccontava inoltre dei pellegrinaggi del suo autore in giro per il mondo in cerca di suoni altri, di forme di espressione musicale che spaziavano dal pop alla contemporanea, all’etnomusicologia, alla muzak, fornendo al lettore gli assunti musicali per iniziare a studiare e capire quello che stava succedendo intorno al suo mondo. Un testo fondamentale, da studiare e ristudiare, abbinandoci l’ascolto della compilation in doppio cd, comprendente artisti quali King Tubby, Aphex Twin, Harold Budd, Miles Davis, e tanti altri, che usci per fornire un compendio auditivo a quello che Toop raccontava nel libro. Modi per reperirla ne avete a bizzeffe, non ve li sto ad elencare.
Quindi, per chiarire il concetto: la ADD ha fatto quello che doveva fare, ora sta a voi fare il resto, leggere e ascoltare.
David Toop, Oceano di Suono. Musica ambient e ascolto radicale nell’era della comunicazione, Torino, ADD Editore, 2023