(Amirani Records 2023)
Sin dalle prime sequenze dell’Announcement, un incipit che, per la sua funzione strutturale, ricorda quello del coltraniano Aknowledgmenett (nel celeberrimo ‘A Love Supreme’) si palesa l’atmosfera sonora del disco: un’immersione intensa nelle profondità dell’improvvisazione. Un’improvvisazione dialogica quella dei sax dei due protagonisti, che, forti di una lunga reciproca consuetudine, conversano con una fluidità e grazia eterea, accompagnando l’ascoltatore in un’odissea sonora che sfida i confini tradizionali dell’ascolto, e aprendo le porte di un regno dove persino il silenzio parla con eloquenza.
Tra narrazione poetica e suggestione primordiale, sperimentazione tecnica e innovazione stilistica, spunti ironici, cenni onomatopeici, ed effluvi espressivi (in un momento di Tear and Darm, ad esempio il sax, credo di Mimmo – ma solo lui potrebbe confermarlo o smentirlo – fa un uso incredibilmente elegante degli armonici), Gianni Mimmo (sax soprano) e Harri Sjöström (sax soprano e sopranino) offrono una celebrazione musicale dell’essenza del suono improvvisato: pungolandosi a vicenda, sviluppando le idee proposte dal co-protagonista, approfondendo ogni dettaglio come rinvenendovi un gioiello prezioso, nelle dieci tracce del disco i due sassofonisti assaporano, e ci fanno assaporare, la gioia di un Pas de Deux che non è solo il titolo del quarto brano, ma cifra stilistica di tutto il lavoro.
Nato dai concerti realizzati al Teatro San Matteo di Piacenza (9 aprile 2022), l’album, impreziosito dalla grafica di copertina realizzata da Nicola Guazzaloca – peraltro pianista e improvvisatore, e spesso compagno d’avventure musicali di Mimmo – è espressione di quelle sorgenti di creatività di cui abbiamo sempre fortemente bisogno. Così il termine ‘Wells’ del titolo non significa solo sorgenti o pozzi, ma anche trombe, corni, fiati: a suggerire che sono proprio i sassofoni di Mimmo e Sjöström le ispirate fonti di salutare creatività.
Voto: 9/10