(Aut Records, 2023)
Il mondo del contrabbassista Giuseppe Bottiglieri è pieno di sorprese che fanno riferimento all’avanguardia che trascende i limiti del suo strumento, improvvisatori come Barry Guy e Peter Kowald, e compositori come Xenakis e Scodanibbio, anche loro alla ricerca di nuove espressione per questo strumento ad arco .
Bottiglieri aggiunge alle sue esecuzioni in solo, qua e là, rumori elettronici, alla ricerca di nuovi modi di coniugare i suoni del Mediterraneo e quello che le possibilità dell’improvvisazione gli mette a disposizione.
Così facendo spunta un album vario e variopinto, breve ma con tanti spunti da un brano all’altro, ricco di tecnche sorprendenti e di tanta fantasia, lodevole per come ci fa confrontare con un’avanguardia che per lui sembra qualcosa di naturale, innata, ascoltabile con piacere.
Un disco in solo che ci dice tanto.
Voto 8/10