(Wow Records, 2023)
Dopo il trio per la Auand del 2019 il pianista Vittorio Solimene arriva ora con questo notevole lavoro in quartetto inciso in modo estemporaneo, con musicisti pronti a dialogare, messisi insieme con l’idea di sviluppare un’esperienza nuova che venisse fuori da idee che fluivano dalle composizioni.
I quattro sono Vittorio Solimene al pianoforte, Lorenzo Simoni al sax alto, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria, un gruppo inedito ma che da un brano all’all’altro mostra una bella compattezza, quasi avessero suonato da sempre insieme.
L’idea del leader è stata quella di presentare “storie mute”, senza parole, ma fortemente musicali e ricche di emozioni, espresse in esecuzioni che toccano atmosfere varie passando da momenti in cui il sax contralto è in piena estasi esecutiva ad altri più meditati ma comunque ricchi di quel feeling che nasce soltanto in situazioni speciali.
Un gran bel disco da parte di un gruppo in sintonia con le correnti più moderni del jazz contemporaneo.
Voto 9/10