La storia della label irlandese Farpoint Recordings l’abbiamo raccontata attraverso le parole dei due fondatori Anthony Kelly e David Stalling, intervistati qualche giorno fa su queste pagine digitali (la trovate qui); ora è venuto il momento di fare una carrellata sulle ultime produzioni discografiche uscite tra quest’anno e la fine dell’anno scorso. Dopo un ascolto “matto e disperato” eccomi a parlare della musica della Farpoint Recordings.
Iniziamo dall’ultima uscita in ordine di tempo, anno di grazia 2023, di Paul Kane & Katie O’Looney ‘Earth, Air, Water, Fire: A Poetry Landscape’. La collaborazione vede, in questo doppio cd, le musiche di Katie O’Looney che spaziano dal field recordings, alla ambient, creando delicati pastelli sonori che accompagnano i versi di Paul Kane, declamati alla maniera di Lucrezio e di Auden che, raccontando l’evoluzione della cultura dall’antichità alla contemporaneità, lanciano indizi di comprensione consapevole il cui intento è aiutare a “comprendere più approfonditamente” il mondo in evoluzione di cui noi siamo parte. Il tutto accompagnato visivamente dai delicati acquerelli astratti dell’artista John Wolseley che “adornano” il packaging.
Voto: 8/10
Seconda uscita, a ritroso, il doppio Cd del compositore John McLachlan ‘Announcing Drinking The Stars’, che vede al piano solo la musicista Mary Dullea. Il lavoro si struttura in brani costruiti come una galassia sonora, in miniature delicate suonate dalla virtuosa Mary Dullea che illustrano all’ascoltatore orizzonti placidi di suono in cui immergersi per meditare. Anche in questo caso il packaging è arricchito dai dipinti virati un un blu elettrico di Joanna Kidney, ideali per far immaginare questi orizzoni “vibranti” di note.
Voto: 8/10
Terza uscita l’album di Sarah Albu e Gayle Young ‘According to The Moon’. Entrambe le artiste sono canadesi, entrambe dedicate alla sperimentazione musicale in ogni sua forma, e questo album raccoglie i lavori composti da Gayle Young nell’arco di circa 40 anni di onorato servizio alle arti musicali, fino al 2021, anno della sua scomparsa, che vanno da sperimentazioni vocali a cura, tra le altre, della stessa Young e della Albu, ad innnesti elettroacustici su tappeti ambientali, a declamazioni poetiche, a brani di “noise” concettuale.
Niente dipinti per questo packaging, ma alcune foto della Albuh in costume floreale aulico.
Voto: 8/10
Quarta uscita, e qui iniziano le registrazioni del 2022, del compositore David Bremner intitolata ‘Mixed Circuits’. Doppio cd suddiviso in una serie di movimenti in cui il quartetto composto da Andea Banciu alla viola, Elizabeth Hilliard alla voce soprano, Paul Roe al clarinetto, Isumi Kimura al pianoforte si prodigano nell’esplorazione di un singolo momento orchestrato che funge da stimolo di partenza in variazioni sonore che spaziano dalla drone music alla sperimentazione, attraverso aperture minimaliste, in un continuo ciclo di dissoluzione e rinascita.
Voto: 7,5/10
Quinta uscita “ritornando al passato” quella dell’artista iraniano Arash Akbari intitolata ‘Amnestetic Continuum’. Progetto grafico molto interessante, formato libro, composto da evocative immagini elaborate al computer, unite alle poesie di Christopher Doherty-Ingram. Digital glitch e ambient intensamente profondo, in quest’opera che l’autore vuole usare per sensibilizzare sulla crescente egemonia dell’approccio computazionale e dell’automazione nella vita sulla nostra cara e fragile Terra.
Voto: 8/10
Sesta e ultima uscita del lotto di cui volevo scrivere, l’album di Izumi Kimura e di Cora Venus Lunny intitolato ‘Invisible Resistances’. Il piano di Izumi Kimura e la viola e il violino di Cora Venus Lunny, dialogano in questo Cd singolo, sperimentando armonie “cameristiche” e dilettandosi in aperture romantiche che allietano l’ascoltatore e lo attenzionano alla loro opera.
Voto: 7,5/10
Farpoint Recordings Bandcamp Page