(Makahala Music, 2023)
Come spesso accade Ivo Perelman, sassofonista tenore brasiliano ma ormai residente a New York, incontra colleghi in studio all’insegna dell’improvvisazione totale, senza schemi o idee preconcette su quello che dovrebbe essere il risultato finale o la direzione che la musica dovrebbe prendere.
Nei suoi sforzi più recenti eccolo in due album pubblicati digitalmente in duo ed in trio, entrambi registrati in studio
Il duo ‘ The Whisperers’ è insieme ad uno dei veterani dell’improvvisazione, il chitarrista James Emery, conosciuto anche in Italia per avere registrato per la Black Saint con lo String Trio of New York negli anni ’80 e ’90
I due ovviamente entrano subito in sintonia e così l’incisione procede attraverso un continuo scambio di idee che si rimbalzano da uno all’altro tirando fuori una vena lirica, Four ad esempio, completamente inaspettata.
È un disco coinvolgente in cui la musica prende una direzione inaspettata, soddisfacente all’ascolto.
il trio ‘Prophecy’ è un’altra storia, insieme a Aruan Ortiz al pianoforte e Lester St. Louis al violoncello si esplorano anche le proprie radici culturali, dal Brasile di Perelman alla Cuba del pianista, dialogando con il violoncellista, di casa presso l’avanguardia, sia quella dei compositori contemporanei che l’improvvisazione creativa.
Anche in questo contesto viene fuori la vena lirica del sassofono tenore, pronto a graffiare la superfice delle melodie ed a tirare fuori un suono ispirato e molto comunicativo, come suo solito.
I tre trovano il filo conduttore delle loro improvvisazioni che si dipana per due lunghi brani che ad un ascolto attento hanno qualcosa di affascinante, per l’approccio totalmente fuori fa quelle che sono le idee del mainstream contemporaneo.
La prolificità di Perelman è sempre sorretta da una grande integrità e un’inesauribile ispirazione
Voto 9/10