(WormHole Death Records 2023)
Gli estremi nel percorso del Brusaschetto hanno sempre trovato accoglienza vera.
Da qualche anno la formula espressiva si è coagulata in forma di metalloso grumo scuro.
“Radio Stridentia” del 2016, chiudeva un periodo dove tutto lo sgretolabile era stato sgretolato (il ripetersi, da quel momento in poi, un’ovvietà quasi).
“Demo ’17” apriva le danze in pista, il successivo “Flying Stag” affinava lo stile ed ora, “Bruise A Shadow” mena a manetta (da segnalare l’entrata in formazione di Daniele Pagliero al basso. I suoi lavori con Stefano Giust su Setola Di Maiale, stupirebbero più d’uno).
Voivod (The Eternal Perhaps Of The Who Knows) Godflesh e Prong, l’ancheggiamento è quello, sfrigolante e filante, come esasperazione shoegaze quando ciancia in italiano (Alla Luna, che su “Radio Stridentia”, sarebbe stata da Dio), che non dimentica e mette in pratica (la stasi di Petra), di faccia, sul post-punk Coal Woods, wave-industrial nella conclusiva stellina, Travaso Di Bile.
Voto: 7.5/10
Daniele Brusaschetto Bandcamp Page