(The Prisoner Records/The Orchard/Audioglobe 2023)
Ai primi ascolti, non conoscendo particolarmente l’artista in questione, sembrava quasi di sentire una sorta di fusione fra il Battisti periodo Panella (periodo “L’apparenza”, anno domini 1988) e i più recenti Colapesce/Di Martino: Adriano Modica con questo smilzo ‒ dura una mezzoretta ‒ “Aqua” percorre con convizione la via di un cantautorato (post)moderno di indubbia eleganza (La memoria dell’acqua), che oltre ai due numi già citati intraprende le strade svagatamente battute per esempio dal primo Enzo Carella (Ego a chiocciola). Gli arrangiamenti di archi di Enrico Gabrielli abbelliscono un lavoro sempre diversamente “cantabile” (Cuore di pietra) e ovunque variegato (Uomo di carta) nel suo essere “psichedelico”.
Di alcune canzoni (La scimmia ride, la già citata Ego a chiocciola con partecipazione straordinaria del già detto Gabrielli) si trovano (ottimi) video sul Tubo.
Voto: 7/10