(Norman/Prostir 2024)
L’artista ucraino Variát (Dmytro Fedorenko) ha pubblicato due lavori con altrettanti colleghi.
Il primo con il rumorista giapponese Merzbow, “Unintended Intention”, nel quale il duo crea paesaggi sonori futuristici e sconcertanti, spesso gli elementi brutali rimangono in qualche modo sobri ed evocano atmosfere minacciose prima di esplodere in un’estasi di rumore violento, psichedelico e caustico, tra cambi di registro stilistico, spezzettamenti irreperabili, echi di fosche bufere e improvvisazioni sconvolgenti.
Il secondo lavoro, “The Well For The Thirsty” lo ha condiviso con l’artista danese Monolog (Mads Lindgren), con il quale ha costruito un disco, ispirato a un vecchio film ucraino metaforico girato nel 1965. Il film fu immediatamente censurato e ne fu proibita la proiezione subito dopo la sua realizzazione. Fu possibile vederlo soltanto nel 1987. Si tratta di un omaggio al regista del film Yurii Illenko, che è stato uno dei creatori del movimento del cinema poetico ucraino che è stato fortemente represso. In questo lavoro Monolog e Variát si spingono su ritmiche molto percussive, che spaziano dalla techno, all’industrial, passando per un trip-hop ossessivo e circolare.
Voto per entrambi: 7,5/10