(ECM Records 2024)
John Surman, famoso sassofonista jazz inglese giunto alla soglia degli ottanta anni realizza con ECM il suo ultimo lavoro discografico, un’opera di grande spessore artistico e musicale. Si potrebbe definirlo un cd onirico, visionario, in cui Surman cristallizza le sue idee melodiche ed armoniche in armonie evanescenti, fluide, incorporee, lievi e vaporose. Con il suo quartetto, vibrafono, chitarra e batteria/percussioni, Surman realizza un disco davvero interessante, ricco di idee musicali differenti e ricercate. Si passa da brani evocativi come Flower in Aspic, Word Unspoken o Around the Edges, ad altri più ritmati e sperimentali come Pebble Dance, Percipice o Onich Ceilidh, dove le improvvisazioni del sax o del clarinetto basso di Surman, aleggiano libere sopra le armonie e i contrappunti degli altri strumenti, creando groove notevolmente affascinanti. Un CD che muovendosi negli ambiti più tradizionali del linguaggio jazz riesce ad essere molto originale e coinvolgente.
Voto: 8,5/10