Paolo Spaccamonti ‘Nel torbido’

(Liza 2024)

Chitarrista eclettico e versatile, Paolo Spaccamonti ha lavorato in ambito televisivo, cinematografico e teatrale, oltre che specificatamente nel mondo rock e dintorni, avendo collaborato con Jochen Arbeit degli Einstürzende Neubauten, Stefano Pilia, Roberto “Tax” Farano dei Negazione e tanti altri.
In questo lavoro si è fatto accompagnare in alcuni brani da Julia Kent al violoncello, Enrico Gabrielli al sax e ai flauti e Dario Bruna alla batteria.
Nei sei brani di “Nel torbido”, tutti rigorosamente strumentali, il chitarrista e compositore torinese ci regala perle in cui la chitarra si intreccia, oltre che con gli altri strumenti, con l’elettronica, per intarsiare trame sonore intriganti e, per fortuna, poco rassicuranti, per cui suscitano curiosità.
Se la title-track parte in maniera soft e minimale, progredisce verso momenti inquietanti, in No Blues la melodia delle dodici battute viene messa in discussione con una cadenza lenta e millimetrica. Con I sogni non servono si affastellano momenti onirici ed evocativi, al contrario di quanto accade nel brano di frontiera de L’amore che strappa.
Un lavoro molto intimo, anche perché i titoli dei brani sono stati ripresi da frasi e situazioni che il chitarrista ha vissuto in famiglia.

Voto: 7,5/10

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