(AUT Records 2023)
Sin dal veloce arpeggio di piano con cui si apre il primo brano dell’album, Landero, la musica del quartetto capitanato da Piergiorgio Pirro, pianista, compositore e studioso di musica stabilitosi a Bruxelles, sprigiona convinzione e grinta, ma anche una notevole qualità musicale – a partire dai temi delle composizioni. L’aspetto musicale forse più interessante del cd è il connubio particolare tra jazz e spettralismo che viene creato dalla band. Il sound del sax tenore e del clarinetto di Sam Comerford duetta con il limpido e arioso pianoforte di Piergiorgio Pirro (impegnato anche all’elettronica), disegnando linee melodiche, accennando pattern o graffiando note ricercate e “sporche”, sulle strutture ritmiche articolate in modo robusto, deciso e insieme raffinato da Cyrille Obermüller al contrabbasso e Luis Mora Matus alla batteria – in tal senso sono esemplari in do e Stretch. L’interplay dei 4 è delizioso, e si giova di uno swing che talvolta (lawn shuffle) emerge elegantemente in primo piano. Altrove predominano sensazioni più astratte, soprattutto nei pezzi brevi (7 dei 12 brani durano tra 1 e 3 minuti circa) che fanno da contraltare ai respiri più lunghi delle altre composizioni. Un altro ottimo lavoro pubblicato dalla AUT, in perfetto stile AUT.
Voto: 9/10