(Fuzz Club, Cooking Vinyl 2024)
I fratelli Reid festeggiano il quarantennale della loro carriera con un nuovo disco e un’autobiografia.
“Glasgow Eyes” ha dentro di sé le inevitabili radici dello shoegaze, ma anche le ali della sperimentazione e della voglia di non fermarsi e di evolversi dei fratelli inglesi.
Registrato presso lo studio dei Mogwai, il disco ha un sound che si è ammorbidto rispetto al precedente “Damage and Joy” del 2017, nel quale avevano manifestato in maniera forte la passione per Suicide e Kraftwerk; in questo emerge una maggiore propensione verso il jazz. Tuttavia, state tranquilli, perché il duo non ha stravolto nulla del proprio stile.
In tutto il disco, infatti, traspare il pop britannico di elevatissima fattura, ovviamente non scontato e intarsiato con molti elementi.
Se Venal Joy e Chemical Animal hanno in dote una forte impronta psichedelica, Hey Lou Reid è un omaggio azzeccato e intrigante all’ex leader dei Velvet Underground. Un altro omaggio è quello ad altri due mostri sacri della storia del rock, nella stessa The Eagles and The Beatles, mentre con Mediterranean X Film si lasciano andare ad un soffuso ed ammaliante pop-noise.
Insomma I 40 anni non sono passati invano per i Jesus & Mary Chain.
Voto: 8/10
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