(New World 2024)
Il baritono James Martin e la pianista Lynn Raley presentano questa raccolta di canzoni che rappresentano un arco di tempo di un centinaio d’anni di musica scritta e prodotta da compositori e poeti di colore. Come scrive Martin: “alcuni si sono identificati come negri, altri come afroamericani, altri neri, altri come uomini, altri come donne, altri ancora hanno insistito sul fatto di essere al di là di ogni classificazione decisi a far sì che il loro lavoro parlasse da solo”. Voci potenti della musica che la storia americana ha volutamente o meno “dimenticato”, ma che questo disco vuole riportare con determinazione alla luce. Canzoni provenienti da archivi di pubblico dominio, altre apposite trascrizioni, in questo disco si possono ascoltare alcuni esempi della varietà e della bellezza della canzone americana dagli esordi ad oggi, e tra jazz, blues, musica classica, canzoni del folklore afroamericano, è certo che l’ascoltatore non rimarrà deluso. Un piccolo esempio di autori coinvolti, segnalati dall’ottimo libretto: Harry Thacker Burleigh (1866–1949), con Elisyum e Ethiopia Saluting The Colors, Florence Price (1887–1953), prima donna di colore ad avere una sua composizione Sinfonia n. 1 in Mi minore suonata da una importante orchestra americana, presente in questo disco con la sua Song To The Dark Virgin, Hall Johnson (1888–1970) con la messa in musica della poesia di Langhston Huges, On The Dusty Road. Ogni brano ascoltato e riascoltato è una splendida scoperta o riscoperta, ogni canzone un tassello risplendente della grande musica mondiale.
Voto: 8/10