(AUT Records 2024)
L’album, la cui intrigante copertina è curata da Davide Lorenzon, presenta otto brani in linea con la produzione della AUT: libera improvvisazione contemporanea. Il quartetto di flauti (Massimo De Mattia), voce, batteria e percussioni (Zlatko Kaučič), piano (Giorgio Pacorig) e vibes, marimba e percussioni (Luigi Vitale) è ben amalgamato, riuscendo a proporre intense improvvisazioni senza ricorrere all’elettronica, come accadeva nei precedenti lavori di De Mattia. L’intensità dell’interazione, talvolta sfociante in ritmi scanditi con una marcata pulsazione groove, evidenzia anche il messaggio politico-sociale lanciato dal gruppo, a partire dall’intervento di voce con cui il disco esordisce: il potere della musica di intervenire a scuotere gli animi per resistere alle distruzioni che imperversano nel mondo contemporaneo.
Voto: 7,5/10