Kaluza Quartett ‘Jack’

(AUT Records 2024)

Registrato in uno dei miei bar musicali preferiti del circuito della Echtzeitmusik a Berlino (il Sowieso di Neukölln), l’album offre un concerto dal vivo del quartetto composto da Anna Kaluza (sassofono alto), Christof Thewes (trombone), Jan Roder (contrabbasso) e Kay Lübke (batteria). La (cosiddetta) libera improvvisazione è il terreno su cui i quattro si muovono con agio e agilità, nei quattro brani proposti. Tuttavia mentre il primo brano Unterseiten ha un’estensione che all’ascolto si è un po’ troppo stiracchiata (più di 27 minuti), molto più efficaci mi sembrano gli altri tre brani, in particolare i più brevi (rispettivamente circa 3 minuti e 30 secondi e 4 minuti e 30 secondi) Wieso (So) e Der Pudel II?. Interessante è anche Kaltnadelarbeit (13:25), un pezzo che coniuga tecniche di improvvisazione libera con strutture ritmiche e melodiche più definite. Senza essere particolarmente sconvolgente per la sua novità, l’album offre una buona immagine di quanto succede nella scena della musica improvvisata a Berlino, in particolare per quanto concerne la capacità di costruire attraverso l’interplay coinvolgenti narrazioni sonore.

Voto: 7,5/10

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