(Neuma Records 2024)
Il compositore americano Rick Baitz è nato a Los Angeles nel 1954, ma ha vissuto anche in Brasile e in Sudafrica. Baitz è autore senz’altro versatile, capace di spaziare dalle colonne sonore per film, documentari, e programmi televisivi, alla musica per balletti, opere teatrali e sale da concerto. Tale ampiezza di vedute – musicali, ma anche di vita – si riflettono in un eclettismo stilistico che emerge con forza nelle composizioni registrate in questo bel Cd della Neuma, e che vedono protagonisti, tra gli altri, musicisti del calibro di Cornelius Duffalo (violino) e David Cossin (percussioni). In particolare, nelle prime due composizioni, River of January (1991) e Music for a Sacred Space (2021) – che oltre a violino e percussioni comprendono flauto, tastiere, ed elettronica (quest’ultima affidata allo stesso Baitz) – si rimane colpiti e avvinti dalla capacità del nostro di passare con agilità da melodie sudafricane a ritmi brasiliani, da ammiccamenti al rock a passaggi meditativi e introspettivi, da un accenno a una sonata per violino di Bach a richiami (nemmeno troppo velati) al gamelan indonesiano. Un melting-pot musicale che suona magicamente naturale e godibile, e che si fa tramite per la comunicazione di contenuti e pensieri extra-musicali di un certo spessore. L’energia controllata che attraversa questi due brani pervade anche Dark Fire (per violino e violoncello) e i due breviPoems for Flute, che chiudono degnamente il Cd.
Voto: 7,5/10