(Da Vinci Classics 2024)
La musica italiana del Novecento è piena di gemme ancora poco conosciute: va dunque riconosciuto un gran merito ai musicisti che si dedicano al recupero e alla esecuzione di questo patrimonio così prezioso, e a quelle etichette discografiche che ne consentono la registrazione e la diffusione su (possibilmente) larga scala. La Da Vinci Classics fornisce di nuovo il suo contributo in tal senso, offrendoci un nuovo Cd che contiene composizioni cameristiche di Aladino Di Martino (1908-1989), già protagonista di una bella uscita discografica nel 2020 per la stessa label. Al centro di questo Cd sono la Sonata per violoncello del 1935, e il Trio per pianoforte, violino e violoncello del 1932. Si tratta di due lavori di ampia portata, che rispondono al classico schema Allegro-Adagio-Allegro Vivace, e che hanno come cuore emotivo il movimento centrale, caratterizzato da melodie espansive, di grande respiro e intensità, che colpiscono nel segno, laddove i movimenti esterni sono contraddistinti da una mobilità ritmica pungente e moderna. Come, pure, moderna è l’impostazione armonica, che risente tanto della lezione impressionista, quanto delle incursioni nella modalità tipica di altri autori italiani a lui coevi (come ad esempio Pizzetti o Casella). Abbiamo anche modo di riapprezzare – anche in virtù di una migliore (stavolta davvero ottima) resa acustica – brani più brevi, ma comunque ricchissimi di idee ritmiche e melodiche, quali Introduzione e burlesca per violino e pianoforte, e Fiaba per violoncello e pianoforte. Quella di Di Martino è una musica bellissima, raffinata, moderna, formalmente impeccabile e insieme ricca di contenuti, cui il trio formato da Stefania Argentieri (pianoforte), Francesco Mastromatteo (violoncello) e Francesco Peverini (violino) regala una interpretazione impeccabile e appassionata.
Voto: 8/10