(Da Vinci Classics 2024)
Già protagonisti di un precedente, interessante CD Da Vinci Classics dedicato all’esplorazione della musica contemporanea per sassofono e pianoforte (Music of the Commonwealth, 2021), i musicisti dell’HD Duo – al secolo, Michael Duke (sax soprano) e David Howie (piano) – tornano a incidere per la label con sede a Osaka, questa volta concentrandosi sulla produzione per questo organico per mano di autori australiani del Novecento e contemporanei. Si apre con un breve, ipnotico e sognante brano del più grande compositore australiano del secolo scorso, vale a dire Peter Sculthorpe, il cui Rockpool Dreaming (che vede la presenza anche del violoncello) richiama molta sua musica precedente, in particolare quei movimenti in cui l’autore si abbandona a un lirismo espansivo, che stempera le tensioni che altrove si accumulano (e che in lui riflettono la preoccupazione per come l’uomo sta deturpando i luoghi della natura). L’ispirazione al mondo naturale e animale sono ben presenti anche nel brano che dà il titolo al CD, Bird Spirit Dreaming, a firma di quello che può essere considerato il più degno erede di Sculthorpe, ovvero Ross Edwards. Si tratta di una delle composizioni più celebri di Edwards, originariamente per oboe e orchestra, qui presentato in versione cameristica (nel terzo e conclusivo movimento si aggiungono anche delle percussioni): davvero affascinante è il modo in cui l’autore sviluppa temi ispirati tanto ai canti degli uccelli quanto al canto gregoriano, che preludono a un’ampia e toccante “serenata” (“love duet”), per concludere con i ritmi estatici e selvaggi della conclusiva “dance of life”. La seconda parte del Cd è dedicata ad autori a noi più vicini, le cui opere si segnalano tanto per un genuino e raffinato lirismo (Brandon Broadstock, Lyle Chan), quanto per la varietà dei registri stilistici ed espressivi (Matthew Hindson, Matthew Orlovich). In particolare, il brano di quest’ultimo, Cloud Nine, colpisce nel segno per l’esuberanza ritmica dei movimenti esterni, che richiamano stilemi propri del jazz, laddove il movimento centrale offre un momento di riposo e introspezione: ci si immagina a contemplare il lento muoversi delle nuvole, nel vasto cielo di un paesaggio australiano, sempre sullo sfondo della musica qui splendidamente eseguita, con entusiasmo pari al virtuosismo, dall’HD Duo.
Voto: 8/10