Gabriele Gasparotti ‘Tropismi’

(Important Records/Dio Drone 2024)

Poliedrico strumentista elettroacustico di derivazione analogica (tra i macchinari adoperati troviamo sintetizzatori Buchla), Gabriele Gasparotti ha l’ambizione di portare avanti una visione per così dire “organica” della sua ricerca musicale, in antitesi a direzioni più canonicamente e modernamente “robotiche” dell’elettronica. I dieci titoli di “Tropismi” rappresentano fin dalle intitolazioni (esemplari, per iniziare, Le Porte del Paradiso e Dal Treno della Via Lattea) esempi lampanti della sua dedizione, nel brulicare ininterrotto di suoni crepitanti e sibilanti, più (Del Mondo Fluttuante) o meno austeri e misterici. Gasparotti e la sodale violoncellista Benedetta Dazzi (ma non aspettatevi di riconoscere immediatamente il suo prezioso strumento) portano avanti un mondo criptico che ha misteriose Catabasi; l’Addio ha lontani sapori d’Oriente, Per Sempre una carsica voglia di comunicare qualcosa, nonostante tutto.
Dignitosamente, prescindibile.

Voto: 6/10

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